27/2/2021 PAOLA: ARRIVANO I VACCINI, SI VA ALLA PALESTRA COMUNALE? NO GRAZIE, TUTTI A TENIMENTORead NowCare amiche ed amici lettori, finalmente il vaccino e la campagna vaccinale inizia anche a Paola, per i soggetti over 80, ma c'è già qualche problema. Il problema principale della sanità calabrese e non solo, è il necessario vincolo di collaborazione ed equilibrio che deve esservi tra sanità e politica entrambe finalizzate al bene comune. I problemi nascono quando la sanità è sopraffatta dalla politica. Il ministero ha chiesto ai sindaci di individuare strutture adeguate per lo svolgimento della prassi vaccinale, in un primo momento i più realisti ed obbiettivi, nella città di San Francesco, avrebbero individuato la palestra comunale, che durante la fase più critica ben ha risposto alle esigenze degli operatori sanitari e dato il blocco delle attività sportive, si rendeva luogo ampio, con diversi ingressi e uscite, ampio parcheggio poiché beneficia anche del parcheggio dello Stadio Tarsitano, struttura prospicente la struttura sopra detta e quant'altro necessario a smaltire la folla di persone che necessariamente si recheranno in quel luogo. Misura della struttura e possibilità di adibire intero pallazzetto a vaccinazione 1612 mq non contando gli spalti per un eventuale attesa oltre il parcheggio ed altri servizi essenziali. (fonte google maps) Senza contare che la struttura ha numerose di uscite di emergenza indipendenti. Oltre alla sicurezza all'interno è necessario garantire sicurezza e viabilità all'esterno cosa che almeno per ora sembra esser sottovalutata. Presto fatto, però visto che qualcuno al Comune ha dimenticato, la struttura inaugurata lo scorso 24 dicembre ovvero la U.S.C.A.T.C. o ironicamente "Madre Teresa" per qualcuno, sita a Tenimento, una struttura infinitamente più piccola e decisamente carente di servizi rispetto alla struttura di Sant'Agata, di fatti le prime foto di "assembramenti" sono chiari. Misura effettiva dei luoghi adibiti a misurazione, circa 400 mq comprensivo di corridoi e salette, fonte google maps. Da qui abbiamo colto diversi post di disappunto, di alcuni medici paolani che non hanno ben accolto l'individuazione della struttura per l'isolamento della stessa, per mancanza di parcheggi poiché le auto sono lasciate in piena corsia di marcia e per tutti i servizi di cui invece era dotata la Palestra comunale di Sant'Agata. Oltretutto, apprendiamo sempre da internet che da oggi è "stato consentito ad un SOLO MEDICO di poter iniziare la vaccinazione" mentre gli altri si sono attrezzati anche con mezzi e disposizioni proprie al fine di tutelare la salute dei cittadini, esposti. Il tentativo è chiaro l'USCATC se mai ha funzionato è stato come già detto (clicca qui) l'ennesima cattedrale mediatica nel deserto, a cui parte della politica polana aveva attribuito fondamentale necessità d'esistere, o scopi utilitari indispensabili che mai si sono verificati. Allora per non farla dimenticare, poiché parte della politica locale aveva voluto quella struttura, si è pensato di adeguarla a struttura per i vaccini, con tutti i disagi che esso comporta. Secondo voi un immagine del genere rende giustizia al fine ultimo del vaccino? Ovvero un maxi assembramento in uno spazio così ristretto seppure per il fine vaccinale, è una soluzione adatta, invoglia la gente ad andare? Secondo indiscrezioni trapelate, la struttura del palazzetto comunale non sarebbe stata idonea per l'inidoneità dei WC presenti, tranquillamente risolvibile con dei bagni chimici, mentre non è stata presa in considerazione che la struttura di tenimento ha un ridotto spazio che non consente allo stato attuale il distanziamento sociale, poiché chi è in attesa di effettuare il tampone può incontrare chi esce dalla stanza dopo averlo fatto.
Insomma un buon promemoria politico alla città di Paola da chi ha voluto quella struttura basata e situata nel nulla e magari ha forzato un po' la mano per farla funzionare a tutti i costi, o almeno dire che ha funzionato. La madre di tutti i problemi sanitari è proprio il campanilismo politico, finché non riusciremo a scrollarcelo di dosso, i problemi della sanità resteranno atavici. Per P.C.I Gianluca Sarpa
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p.C.I.è nato tutto dal desiderio di informazione libera che, nel nostro comune manca da anni, la strumentalizzazione politica dell'informazione ha portato a conseguenze inimmaginabili, ora vogliamo mettere tutti i giorni, atto dopo atto, sotto la lente d'ingrandimento l'operato dell'esecutivo, perché reputiamo che un cittadino informato sia un cittadino consapevole e chi è consapevole non può commettere errori, se non quelli in buona fede. Archivi
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