Care amiche ed amici lettori, negli ultimi giorni il dibattito politico regionale è stato incentrato sulla riapertura delle scuole, dopo un'approvazione in consiglio regionale di una mozione inizialmente voluta da De Caprio (forza Italia) e successivamente - poiché ve ne era una simile di Di Natale- la maggioranza ha deciso di ritirare la mozione di De Caprio ed approvarne una CONDIVISA DA TUTTA L'AULA, quindi nessuna proposta personale, ma una proposta dibattuta e ragionata da tutta l'aula.
Successivamente però, la presidente Santelli, al quale molti di noi, io compreso aveva riconosciuto scarsa autorità politica, ha avuto la forza di contraddire la propria maggioranza ed il consiglio regionale, rigettando la proposta di una doppia apertura, ovvero il 24 le scuole che non fossero seggio ed il 28 le scuole che fossero oggetto di seggio elettorale. I consiglieri regionali (di minoranza) compreso Di Natale gridarono allo scandalo, perché la presidente Santelli, del tutto legittimamente, aveva rigettato una proposta del consiglio regionale, si proposta, poiché il potere di ordinanza spetta al presidente di regione e non ai consiglieri. Da qui è partita la protesta dei sindaci di "sinistra" che ha visti coinvolti diversi sindaci sul tirreno cosentino e non solo a voler posticipare l'apertura della scuola al 28 settembre "per il bene dei ragazzi", ma che bravi questi politici che si preoccupano dei ragazzi. Inizialmente, all'appello mancava il sindaco di Paola, il sindaco della città dove è consigliere regionale Graziano Di Natale e sembrava che fosse destinata a perdurare tale situazione, ora vi spiego almeno 4 motivi per cui Di Natale avrebbe esercitato pressioni sul primo cittadino per ritardare l'apertura delle scuole. 1)È Graziano Di Natale a negare le pressioni sul sindaco per ritardare le aperture delle scuole e non lo stesso sindaco; 2)L'iniziativa degli altri sindaci è stata fortemente caldeggiata su internet da Di Natale sul proprio profilo facebook, immaginate che cosa sarebbe successo a livello politico se proprio il sindaco della Città di Paola non avesse assecondato questa iniziativa; 3)Il potere di ritardare l'apertura delle scuole spetta al sindaco mediante l'ordinanza, è un potere esclusivo del Sindaco, ma ci risulta esser stata convocata un'accesa riunione di maggioranza, per giungere al punto di ritardare l'apertura delle scuole; Durante il lockdown il sindaco Perrotta ha adottato molte ordinanze di cui molte contigibili ed urgenti, ma non mi risulta sia mai stato necessario riunire la maggioranza prima di emetterle, poiché come ribadiamo è un potere ESCLUSIVO DEL SINDACO; 4) Senza l'ordinanza del sindaco Perrotta, la "sua" proposta al consiglio regionale sarebbe rimasta carta straccia, dopo averne sbandierato (inutilmente) la parternità. La minoranza di Rete dei Beni Comuni e il Progetto Democratico hanno criticato duramente il primo cittadino, ed hanno evidenziato il gioco politico sulla pelle degli studenti, dei docenti e di tutto il personale scolastico, oltre che l'assoluta inconsistenza politica del sindaco Perrotta. La scuola in Calabria partirà con 14 giorni di ritardo rispetto alla scuola nazionale già ripartita il 14 settembre, anche in altre zone d'Italia si votava il 20 e 21 settembre, ma la scuola ripartirà regolarmente il 24, poi non lamentiamoci se resteremo sempre più indietro. Se non dovessero esserci intoppi di natura epidemiologica, la validità dell'anno scolastico è già messa a repentaglio, con 14 giorni in meno, si dovrà posticipare la chiusura delle scuole con tutto ciò che ne consegue. "La scuola è il nostro passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo" Malcolm X Per P.C.I. Gianluca Sarpa
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p.C.I.è nato tutto dal desiderio di informazione libera che, nel nostro comune manca da anni, la strumentalizzazione politica dell'informazione ha portato a conseguenze inimmaginabili, ora vogliamo mettere tutti i giorni, atto dopo atto, sotto la lente d'ingrandimento l'operato dell'esecutivo, perché reputiamo che un cittadino informato sia un cittadino consapevole e chi è consapevole non può commettere errori, se non quelli in buona fede. Archivi
Aprile 2024
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