Care amiche ed amici lettori, da giorni mi interrogavo se fosse giusto proseguire a scrivere su questo sito, visto l'inizio della campagna elettorale e la mia partecipazione attiva quale candidato al consiglio comunale nella lista di Progetto Democratico per Emira Ciodaro Sindaco.
Mi sono interrogato a lungo se fosse giusto continuare a dirvi la mia, ho letto e riletto l'articolo 21 della Costituzione e quella dicitura "blog d'informazione" e mi son detto non sono un giornale, la mia credibilità me la sono conquistata post dopo post, quindi si continuerò a dirvi la mia. Naturalmente la macchina del fango si è già messa in moto, poiché chi non ha argomenti da mettere sul tavolo, preferisce screditare (o tentare di farlo) l'avversario, naturalmente nell'ombra, senza metterci la faccia senza fornire motivazioni concrete, solo innestare dubbi o sospetti di chissà quale ombra e chissà quale progetto oscuro si nasconda dietro quel candidato o quell'altro. Vigliacchi, è l'unico aggettivo che mi sento di riservare a chi in questi giorni sta mobilitando una campagna social denigratoria, piuttosto che dibattere dei propri programmi, dei propri progetti da proporre alla città, forse non ne hanno. Chi c'è dietro la Ciodaro? Quale piano malefico si nasconde dietro ad una persona, ad una professionista che si è conquistata la credibilità nel campo della propria professione e nella politica? Che la Ciodaro goda di buoni rapporti a livello regionale ed anche nazionale è noto ai più, ma ciò può solo giovare all'eventuale guida della Città, poiché garantirebbe quei rapporti istituzionali che sono propri di una città che ambisce a crescere, a creare sviluppo e a tornare centrale sul tirreno cosentino. In passato malgrado gli "ottimi" rapporti tra chi amministrava a Sant'Agostino e chi governava alla Cittadella regionale, si è riusciti ad ottenere un misero pullmino da 180mila euro che è fermo nel piazzale del Sant'Agostino, ad emblema di un fallimento amministrativo, sotto tutti i punti di vista. Ricordiamo tutti le parole di Mario Oliverio allorquando chiusero dei reparti degli ospedali di Paola e Cetraro "a costo di incatenarmi a Palazzo Chigi" e tutti ad applaudire, poi incatenato si è incatenato, alla poltrona, mentre il resto è storia. Purtroppo quella vecchia politica che è destinata a scomparire, si ostina a non accettare il proprio destino, generato con le proprie mani, muove gli ultimi strepiti prima di cadere nell'oblio dopo anni e anni di luci della ribalta e di manifestazioni del potere, che però non è stato esercitato per lasciare qualcosa di incisivo, solido e granitico alla Città, ma solo anni e anni di macerie che sarà necessario ricostruire. La ventata di freschezza che solo appare in altri poli, in realtà è il più vecchio del vecchio, volti diversi certo, ma stessa credibilità dei propri avi, stesso trasformismo politico necessario solo a ottenere la poltrona e poco importa se a sinistra o a destra, i programmi e le idee da portare avanti. Chi era di qua oggi e sedeva sullo scranno più alto dell'Aula "Lo Giudice" oggi siede di là, del resto quando la nave affonda si salvi chi può. Naturalmente, anche taluni godono di amicizie "altolocate" che naturalmente non andiamo ad intaccare, perché vogliamo scontrarci sui temi per la città, sulle proposte, sui programmi e sulle modalità di realizzazione. Chi c'è dietro la Ciodaro? Affermare che ci possa essere qualcuno che possa tirare i fili dietro, significa non conoscere la personalità e storia personale, professionale e politica di Emira Ciodaro, che negli anni ha mostrato integrità morale e capacità politiche indiscutibili. Naturalmente vi gettano fumo negli occhi perché non hanno argomenti e idee su cui ribattere e spostano il focus del dibattito politico sul piano del complottismo, chissà chi c'è dietro, chissà cosa c'è dietro. Posso dirvi chi c'è avanti, o meglio a fianco di Emira, un mix di giovani e meno giovani con la voglia e l'entusiasmo di cambiare lo stato delle cose, l'esperienza e la credibilità per farlo, ognuno con la propria professionalità, ognuno con un sogno in testa, Paola di nuovo al centro del Tirreno Cosentino, abbiamo le mani LIBERE e PULITE, e liberamente ci siamo messi al servizio della città. Ognuno di noi, ha messo da parte il proprio colore politico di riferimento per dare vita ad un polo civico che mettesse al centro il bene della città mettendo le proprie idee al centro, e la credibilità per realizzarle. Questo siamo, questo è quello che vogliamo fare se la città ci concederà l'onore e l'onere di amministrare. Per P.C.I. Gianluca Sarpa
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p.C.I.è nato tutto dal desiderio di informazione libera che, nel nostro comune manca da anni, la strumentalizzazione politica dell'informazione ha portato a conseguenze inimmaginabili, ora vogliamo mettere tutti i giorni, atto dopo atto, sotto la lente d'ingrandimento l'operato dell'esecutivo, perché reputiamo che un cittadino informato sia un cittadino consapevole e chi è consapevole non può commettere errori, se non quelli in buona fede. Archivi
Aprile 2024
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