Care amiche ed amici lettori, ci occupiamo ora di una questione al quanto delicata, ovvero gli 8,5 milioni di euro accantonati dall'Organismo di Liquidazione Straordinaria (OSL) che fino a inizio dello scorso anno ha operato (in seguito alla deliberazione di dissesto) a Palazzo Sant'Agostino. Questi 8,5 milioni di euro sono stati oggetto di scontro tra la minoranza di Ferrari, Falbo e Cassano e l'attuale amministrazione. Poiché secondo le opposizioni questi soldi erano stati accantonati dall'OSL solo ed esclusivamente per il pagamento dei debiti antecedenti al dissesto, ovvero fino al 31.12.2011, l'amministrazione attuale riteneva di poter utilizzare questi soldi per saldare debiti, in generale, anche una quota di quelli attuali. In un acceso consiglio comunale del febbraio scorso le opposizioni avevano cercato di indicare la via maestra all'amministrazione diffidandola dall'utilizzare quei soldi per altre tipologie di debito successive al dissesto, poiché secondo la consigliera Anselmucci quei soldi non potevano essere utilizzati per tale scopo. Visto il marasma che se ne è ingenerato, la consigliera CASSANO di Rete dei Beni Comuni ha pensato di intervistare lo stesso Ministero dell'Interno per ottenere dei chiarimenti, al fine di dirimere la questione una volta per tutte e passare oltre. Il ministero, ricollegandosi ad un altro parere dell'ottobre 2019, ha dato il seguente riscontro: "una volta chiuso il dissesto finanziario, approvato il relativo rendiconto, sono destinate al pagamento, indistintamente, di tutti i debiti riconducibili, in quanto alla genesi, al periodo del dissesto finanziario". Insomma il Ministero dell'Interno dice al Comune di Paola, utilizzate tutte le somme residue avanzate dal dissesto come un'anticipazione di liquidità, cioè avete già questi soldi spendeteli per quel che sono i debiti del dissesto e poi il resto li restituite, in buona sostanza. Ma l'amministrazione, con delibera di giunta, ratificata dal consiglio comunale, dello scorso febbraio sembrava andare nella strada diametralmente opposta, a questa ora chiarita dal ministero. Ovvero, ho questi 8,5 mln di euro disponibili li utilizzo per ripianare i debiti, tutti e indistintamente. Un grave errore che potrebbe essere immediatamente rimediato cambiando strada, oppure a testa bassa si può decidere di ignorarlo, con le logiche conseguenze che ricadranno sul Comune e su tutti noi cittadini. La Rete dei Beni Comuni attraverso la consigliera Giulia Cassano, si è cosi pronunciata in merito al riscontro del Ministero: "esprimendo soddisfazione per l’ulteriore conferma ottenuta da un organismo terzo in merito ai rilievi mossi all’amministrazione per la gestione delle risorse pubbliche, continuerà ad agire per tutelare gli interessi della collettività evitando che l’utilizzo non autorizzato dei trasferimenti statali, lo si precisa ancora, possa costituire ulteriore debito per le già disastrate casse comunali". Come andrà a finire ancora non è dato da sapere, ma la via è tracciata (nuovamente) dal Ministero dell'Interno, staremo a vedere se qualcuno, al famoso incrocio non decida di sbagliare via. Per P.C.I. Gianluca Sarpa La risposta del Ministero dell'Interno
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Aprile 2024
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