Care amiche ed amici lettori, in questa nuova puntata de "il risparmio prima di tutto" parliamo di lavori di ristrutturazione della palestra comunale. La palestra comunale era stata al centro del dibattito cittadino in occasione dei vaccini covid-19, poiché la struttura certamente più riparata dal sole e dal calore essendo una struttura di solido cemento, nella scelta della sede dei vaccini era stata "scartata" in favore del palatenda, un tendone che d'estate raggiunge temperature altissime. Dunque, oggi si parla di ristrutturazione della Palestra comunale T. Maiorano, la nuova amministrazione starebbe per presentare il progetto di ristrutturazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, la quale ha avviato un progetto di 50 milioni di euro per la ristrutturazione o la generazione ex novo di strutture sportive pluri disciplinari (es. calcetto, pallavolo,basket in unica struttura) il fondo di 50 milioni di euro è costituito in favore di comuni con meno di 50.000 abitanti in zone disagiate del paese e con strutture carenti o fatiscenti. Il fondo copre l'85% del progetto presentato, ovvero su un progetto 100 mila euro la Presidenza del Consiglio finanzia 85 mila euro, i restanti 15 li deve mettere di tasca propria il comune. Ebbene, il progetto approvato in giunta con delibera 143 del 5 ottobre scorso, prevede un progetto di ristrutturazione per EURO 665 mila euro, di cui 87 mila solo per le spese di progettazione. Di tale importo il comune dovrà anticipare attraverso ACCENSIONE DI MUTUO ben 99.750,00, che per dirlo con parole non tanto gradite all'assessore Sbano, altri debiti. Ora ci si domanda se un importo di 665 mila euro in ristrutturazione, non sia eccessivo rispetto alle condizioni effettive della palestra comunale, poiché in alcuni comuni della bergamasca con soli 235 mila euro in più, ovvero circa 900 mila euro, hanno progettato la costruzione di nuove strutture da 0. Bene il finanziamento per oltre 500 mila euro, male il mutuo per 99.750 sulle tasse dei cittadini, tra l'altro ricordiamo che la palestra comunale almeno fino all'inizio dei vaccini era ceduta in comodato d'uso gratuito ad alcune società sportive, dunque senza ritorno economico per le casse comunali. Sembrerebbe opportuna una rimodulazione del progetto al fine di ridurne i costi, magari non appaltando la progettazione, facendola restare interna all'ufficio tecnico, che di professionalità di alto profilo ingegneristico è dotato, magari riducendo alcuni lavori non strettamente necessari, ottenendo in larga misura un cospicuo finanziamento e riducendo la quota a carico delle generazioni future. Per P.C.I. Gianluca Sarpa Clicca su download file per accedere alla delibera
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Aprile 2024
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