Care amiche ed amici lettori, dopo un breve periodo di pausa dato anche da impegni professionali e conseguenti viaggi torno ad occuparmi della nostra cara amata città.
L' alibi del debito e l'assenza di visione politica sono il titolo di questo post. In merito al primo, diciamo che l'alibi del debito (che ha preso il posto dell'alibi de "siamo appena arrivati) è un qualcosa che era ampiamente prevedibile date dalla scarsa capacità di gestione della cosa pubblica dell'amministrazione che ha preceduto l'attuale. Alibi che però non regge, poiché come ampiamente detto e ribadito, la stragrande maggioranza di chi compone oggi l'attuale maggioranza, era parte integrante della maggioranza che ha deposto le armi nel giugno del 2022. Era così per Politano, Mirafiori, Samà, Sciammarella (fuoriuscita) e la stessa Serranò ufficialmente all'opposizione nella scorsa consiliatura salvo poi appoggiare l'ex sindaco Perrotta divenendone perfino il vicesindaco. Alibi poco solido perché sebbene a titolo diverso, chiunque avrebbe potuto ostacolare l'azione del sindaco, rassegnando le proprie dimissioni e portando così allo scioglimento del consiglio comunale. In sintesi, l'alibi non regge perché sebbene non fossero loro a creare quel debito, l'aver omesso di ostacolare tale gestione (a mio avviso) scellerata, rende in qualche modo complice di quel modo di gestire, dunque non ci si può lamentare degli effetti delle proprie omissioni. In merito alla mancanza di visione politica, ancora una volta si conferma la teoria secondo cui non sempre chi vince le elezioni riesce poi fattivamente ad amministrare, è meno possibile quando un Sindaco forte riesce a dirigere e non a farsi dirigere, figuriamoci nel caso di specie. Solidità 0, in meno di un anno Politano ha perso il sostegno della componente che nella sua coalizione ha pesato per 1/4 dei voti alle urne, sebbene poi due dei 3 componenti hanno trovato ristoro nel gruppo di Samà, dunque nulla cambia, se non la persona che detiene ora gli equilibri. Ha perso due assessori, di cui uno al bilancio il più importante, con l'assessore Filella (depennato a suo tempo dalla lista degli assessori) che è subentrato alla dimissionaria Sbano, che secondo i ben informati avrebbe creato delle discussioni interne alla maggioranza circa la dichiarazione di dissesto ritenuta necessaria. Assessore Filella, sebbene neofita della politica locale, ha già assunto le movenze di un politico navigato, quasi a voler lasciare intendere che la caduta eventuale di questa coalizione potrebbe coagulare intorno alla sua candidatura a Sindaco. Visione politica, cosa si vuole e soprattutto cosa si vuole fare, ad oggi si procede in modalità curatore fallimentare, si verifica l'ordinario e si cerca di completarlo, nulla di nuovo, nulla che abbia l'impronta di questa maggioranza, nulla che abbia il marchio del Sindaco Politano. Bisogna fare i conti con il debito certo, ma nel frattempo bisogna avere un piano B per l'eventuale bocciatura del piano di riequilibrio che vorrebbe dire imminente dissesto, ed avere un piano b per l'eventuale approvazione del piano di riequilibrio, perché per farvela breve, se la Corte dei Conti approva il piano di riequilibrio presentato dall'Ente, la coalizione di Politano si ritroverebbe a gestire una situazione ancor più spinosa di quella di Ferrari nel 2012. La situazione post dichiarazione di dissesto di Ferrari nel 2012 infatti sarebbe totalmente diversa rispetto a quella di Politano del 2023, poiché mentre Ferrari nel 2012 con la deliberazione di dissesto è stato di fatto commissariato per il risanamento economico dell'Ente dalla Commissione Straordinaria di Liquidazione, la quale ha congelato la spesa del Comune e i bilanci fino al tardo 2015, nel caso di Politano, se venisse approvato il piano di riequilibrio, lo stesso dovrebbe gestire l'enorme massa debitoria dovendo garantire i servizi senza alzare le aliquote. Ma una errata gestione del debito e della spesa, potrebbe portare al termine della consiliatura nel 2027 a non aver ripianato i debiti, a non aver garantito i servizi e ad aver aumentato la massa debitoria con l'incapacità di chi dovesse succedergli di gestire il debito ed essere costretto a chiedere la procedura di dissesto per debiti ben superiori e per una durata ben superiore all'attuale. Sebbene la dichiarazione di dissesto può avere i connotati politici, certamente ha connotati amministrativi. Per farvi un esempio, il padre che non ha soldi e continua a creare debiti per mantenere uniforme il tenore di vita della famiglia crea nella famiglia stessa un illusione destinata a svanire con effetti devastanti. Piano turistico? Ampiamente bocciato Pubblicato in forte ritardo e di scarso contenuto. Belle le poche iniziative popolatissime, ma bisogna ringraziare le attività commerciali che hanno messo cuore, spirito e anche denari. Tassa di soggiorno? Attendiamo con ansia i dati della stagione estiva appena conclusa per capire quale sia stata l'effettiva portata di questa misura e gli incassi che il Comune ha maturato con lo scopo di restituire gli stessi in termini di servizi agli utenti. Acqua nelle abitazioni? Sono decine di centinaia le segnalazioni facebook di cittadini che nel pieno del periodo estivo, per interi quartieri e per intere giornate erano senza acqua nelle abitazioni. Porto Turistico? La gara è quasi pronta, la gara è pronta, cerchiamo investitori, abbiamo trovato gli investitori, gli investitori non sono più raggiungibili. Per ora si è riesumato un antico progetto relativo all'eco-mostro, rientrato nel finanziamento del piano di riqualificazione urbana, come se il pieno centro del lungomare fosse una periferia, ma tanto meglio almeno si otterrà una struttura senza dispendio di ulteriori risorse, ma per fare cosa? Questa è la visione che manca, si ultimerà una struttura come punto turistico? Sala riunioni? Voliera per uccelli esotici? Paola ha bisogno di azioni, attività, e opere concrete non di ennesime promesse/cattedrali nel deserto. Per P.C.I. Gianluca Sarpa
0 Comments
|
Details
p.C.I.è nato tutto dal desiderio di informazione libera che, nel nostro comune manca da anni, la strumentalizzazione politica dell'informazione ha portato a conseguenze inimmaginabili, ora vogliamo mettere tutti i giorni, atto dopo atto, sotto la lente d'ingrandimento l'operato dell'esecutivo, perché reputiamo che un cittadino informato sia un cittadino consapevole e chi è consapevole non può commettere errori, se non quelli in buona fede. Archivi
Aprile 2024
Categorie |