Care amiche ed amici lettori si è da poco concluso un altro difficile consiglio comunale per la maggioranza guidata dal Sindaco Perrotta.
In maggioranza tra i grandi assenti spuntano naturalmente i consiglieri del PD Di Natale, Donato e Sciammarella, assente anche il consigliere Politano, presente tra i dissidenti solo la consigliera Mirafiori che in tutte le votazioni si è astenuta. Il PD invia una missiva al Presidente Serranò il quale da lettura in aula, in buona sostanza è riassunta così, il presidente è stato eletto in violazione di statuto e regolamento del consiglio, invitando il consiglio a ritirare la delibera n.28 di elezione del presidente. I punti all'ordine del giorno erano in buona sostanza 3, 2riguardanti le variazioni di bilanci ed una per la ratifica dell'errore di cartografia riguardanti il piano spiaggia. Punti naturalmente passati con il voto favorevole di 6 tra cui d'andrea, aloia, grupillo, ollio mentre si è astenuta in tutte e tre le votazioni la consigliera Mirafiori. Il Sindaco ha preso la parola per riaffermare ancora una volta "ci sono gli strumenti nel regolamento comunale e nel regolamento del consiglio" facendo chiaramente riferimento alle dimissioni dei consiglieri PD, dissidenti da circa un paio di mesi per la nota vicenda delle elezioni regionali e la mancata elezione a Palazzo Campanella di Di Natale. Volendo tornare sulla questione della politica "etica", è possibile immaginare che le sorti del consiglio comunale di Paola, siano ancora una volta appese a circostanze di altre elezioni? Magari come è avvenuto per le scorse elezioni regionali? Elezioni "estere" che incidono sulle questioni cittadine, perché? Mi spiego meglio, il Presidente della Provincia in carica Iacucci, ha indetto le elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale per il prossimo 18 dicembre, naturalmente per votare al consiglio provinciale è necessario essere consigliere comunale in carica e Di Natale, insieme ai suoi del PD, e a qualche pubblico transfugo ha già lanciato la candidatura di due alfieri de "la migliore calabria" Fausto Sposato consigliere comunale della città di Acri e Giacinto Mannarino sindaco di Longobardi, magari la permanenza a Palazzo Sant'Agostino potrebbe essere sospesa fino al 18 dicembre per poi sferrare l'ultimo colpo di coda al Sindaco Perrotta, a proposito di etica politica direbbe qualcuno. Magari mi sbaglio, ma con le elezioni regionali non andai molto lontano con la previsione. Perrotta ha chiuso il proprio intervento dicendo "c'è stato un patto alle ultime elezioni amministrative, personalmente non verrò mai meno a quel patto, sono e resto sindaco finché mi sarà consentito" un altro chiaro messaggio all' ex compagno di viaggio Di Natale. Il Sindaco non sembra avere retropensieri e si è già dimostrato disponibile a "consegnare le armi" se ciò dovesse essere richiesto o comunque reso necessario dalle dimissioni di consiglieri della maggioranza, ma naturalmente, in vista delle prossime elezioni amministrative 2022, il gruppo PD si assumerebbe la responsabilità elettorale di mandare a casa il Sindaco, se al di là dell'asserito tradimento extra amministrativo delle regionali, il patto di coalizione (per quel che riguarda il Sindaco) è ancora in piedi? A questo punto viene da domandarsi, è questione di mia malizia fare questo logico pensiero? Se Di Natale e il gruppo PD non rassegnano le dimissioni (e sopportano il tradimento) solo per il bene della città, perché poi quando si tratta di provvedimenti che riguardano veramente la città non si presentano in aula? Non so se etico, certamente non è logico, o non è la logica conseguenza delle loro parole. Come direbbe #CrozzaZaia, ragionateci sopra. Per P.C.I. Gianluca Sarpa
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Aprile 2024
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