E' necessario fare un breve excursus costituzionale per capire cosa effettivamente sia il diritto allo studio?; è cosa nota ovviamente, ma bisogna partire da un'altro principio ancor più importante, il dovere di concorrere alla spesa pubblica obbligatorio ed inderogabile ma non per tutti. La nostra costituzione all'art. 53 recita: "Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato (si fonda) a criteri di progressività". Ebbene, nell'approvazione delle tariffe per il servizio mensa sono stati così determinati i seguenti scaglioni di reddito ovvero: 1) Esenzione totale, per soggetti con ISEE compreso tra euro 0 e 2.000,00; 2) 30,00 euro mensili, per soggetti con ISEE compreso tra 2.000,01 e 6.000,00; 3)43,50 per soggetti con ISEE superiore a 6.000,01. Gli scaglioni di reddito non sembrano essere sufficientemente adeguati a quel criterio di progressività, figuriamoci alla capacità contributiva, in quanto i margini di reddito sono troppo ampi nella seconda e nella terza fascia mentre sono troppo ristretti nella prima. Chi produce un ISEE di 5999,99 pagherà il servizio mensa come chi ne percepisce 2.000,01 ed i margini di reddito mensile sono veramente ampi. Era opportuno creare una fascia di esenzione più alta almeno fino ai 3.000,00 euro di ISEE, e poi più scaglioni tra 3.000,01 e 6.000,00 diversificando gli importi come riportato nell'esempio della tabella qui in basso. La nostra vuole una proposta, un suggerimento per far si che tutti possano effettivamente concorrere adeguatamente in relazione alle proprie capacità mantenendo però quel necessario principio di giustizia sociale.
La scuola è ancora un diritto, se si tratta di coperture finanziarie, la scuola deve essere quella su cui si deve investire, anche a livello comunale perchè rappresenta il futuro della nostra società, luoghi di cultura e di preparazione alla vita, che non devono essere in nessun caso mortificati dalle questioni economiche. Esser vicini ai cittadini, non è solo una bella frase da pronunciare in pubblica piazza per eccitare la folla, esser vicino ai cittadini significa essere attenti ai problemi di ogni giorno e cercare di alleviarli, ma non con gesti eclatanti, non occorrono super eroi o bacchette magiche. Nella fattispecie, un ricalcolo sarebbe cosa gradita. Per P.C.I. Dott. Gianluca Sarpa
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p.C.I.è nato tutto dal desiderio di informazione libera che, nel nostro comune manca da anni, la strumentalizzazione politica dell'informazione ha portato a conseguenze inimmaginabili, ora vogliamo mettere tutti i giorni, atto dopo atto, sotto la lente d'ingrandimento l'operato dell'esecutivo, perché reputiamo che un cittadino informato sia un cittadino consapevole e chi è consapevole non può commettere errori, se non quelli in buona fede. Archivi
Aprile 2024
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