Eravamo 3 amici al bar...che volevano mandare a casa il Sindaco.
Care amiche ed amici lettori, il consiglio comunale, che non si era tenuto ieri l'altro per l'assenza del sindaco e della maggioranza si è invece tenuto nel pomeriggio di ieri ed ha messo a nudo una serie di criticità. Tutti i consiglieri presenti, meno il consigliere Sorace risultato positivo al Covid. Diversi gli argomenti sul tavolo portati in aula dalla "maggioranza": 1) Debito tariffa tari conferimento rifiuti conguaglio 2016-2017; 2)Debito tariffa tari conferimento rifiuti piano di rientro 2016-2017; 3) Variazione al bilancio di previsione 2021/2023; 4) Riconoscimento debiti fuori bilancio; 5) Revisione delle partecipazioni comunali in società; 6) Nomina del collegio dei revisori e del presidente. Le votazioni dei singoli punti hanno visto le stesse alzate di mano: - Favorevoli: Ollio, D'andrea, Aloia, Grupillo, il Sindaco, Serranò; - Contrari: Giglio, Anselmucci, Falbo, Ferrari, Lo Gatto, Di Natale, Donato, Sciammarella; - Astenuti: Politano e Mirafiori. Ora, che la minoranza non intenda prestare la spalla al Sindaco per il riconoscimento di debiti fuori bilancio è coerente con la propria linea politica poiché quei soldi non sono stati da loro spesi, in quanto è la maggioranza a decidere come e dove destinare risorse economiche. Non appare molto coerente l'atteggiamento del PD, che si unisce alla minoranza, portando a casa il risultato della mancanza dei numeri della loro ex maggioranza, ma naturalmente i motivi sono molto meno coerenti rispetto alla minoranza originaria di RBC, Progetto Democratico e Forza Italia. Ma sulla coerenza il PD non ci ha mai stupiti, poiché il consigliere Di Natale ribadiva con forza la necessità del consiglio di intraprendere misure urgenti per il covid, salvo dimenticare che durante la sua presidenza ed immediatamente dopo il lockdown il consiglio comunale non si è riunito (clicca qui) per oltre 7 mesi (ultima convocazione 17.02.2020), e alla prima riunione ovvero luglio 2020 non ha discusso di covid e certamente in quel periodo era molto più pressante l'emergenza in assenza di vaccini. Successivamente a tale occasione il consiglio si è riunito nuovamente per prendere atto delle dimissioni di Di Natale e procedere all'elezione (successione) di Sciammarella. Ora ci si riscopre attenti all'emergenza pandemica, ma va beh tralasciamo. Occorre precisare che qualcuno potrebbe dire in queste ore che la minoranza si è unita al PD ma è vero assolutamente il contrario, poiché il PD ha fatto (o fa) parte della maggioranza che di quelle scelte, di quei debiti è direttamente o indirettamente responsabile, è solo che appare necessario, a qualche mese dal voto estraniarsi da quel modo di fare politica, per dirla con parole del consigliere Grupillo "condivisa fino al 4 di ottobre, che questa era la migliore amministrazione, poi dal giorno dopo..." ognuno ha fatto le proprie valutazioni. O per dirla con parole del Sindaco "c'è già chi alle elezioni ha pianto" e quindi magari cerca vendetta senza fare introspezione e capire quali sono stati gli errori personali, poiché se il PD ribadisce il tradimento, lo stesso PD che aveva raggiunto il seggio in Regione, non ha mai ringraziato nessuno della maggioranza per esserci arrivato, allora signori delle due una, non si può addebitare agli altri i demeriti per la mancata elezione, e fare propri i meriti quando invece l'elezione andò in un altro modo. A seguire ha preso la parola Falbo il quale ha tracciato alcuni punti fondamentali della relazione dei revisori dei conti, ovvero l'esistenza di 4000 nuove posizioni debitorie di cui chiedeva di conoscerne l'importo delle singole voci, o quanto meno di conoscerne l'importo complessivo. Falbo ha voluto procedere anche ad una disamina della relazione, specie nella parte finale ove è dato leggere: "per tutto quanto sopra esposto il collegio afferma che è necessario fare una urgente disamina e approfondimento da parte degli organi di gestione nonché dei vertici politici dell'Ente affinché possa esser definito del quadro economico" per cui neanche i revisori dei conti allo stato attuale non conoscono l'esposizione debitoria dell'Ente. Altra questione spinosa toccata da Falbo sono le lettere di licenziamento che ECOTEC società che gestisce il servizio idrico integrato ha inoltrato ai dipendenti poiché ha rimesso la gestione del servizio nelle mani del Comune, su cui nessuno ha inteso spendere una parola. Ferrari ha inteso prendere la parola anche per precisare che i debiti fuori bilancio relativi al conferimento in discarica 2016-2017 non sono debiti voluti o fatti dall'amministrazione Ferrari, ma tali debiti furono causati dall'aumento del costo del conferimento in discarica voluto dalla Regione allora guidata dalla coalizione di centro sinistra Oliverio. Per cui una spesa non voluta ma che il comune si trova oggi a fronteggiare. Il problema è che prosegue Ferrari "si sta andando a verificare la stessa situazione di giugno 2012, grammo più grammo meno" intravedendo un altro dissesto infondo alla consiliatura che si sta per concludere, dissesto che si troverà a gestire l'amministrazione che si susseguirà, naturalmente con aumento delle tariffe per i cittadini, poi chi verrà sarà cattivo e chi c'è stato era bravo, uno dei diversi motivi per cui Ferrari probabilmente non è stato rieletto. A nulla sarebbe valso il consiglio comunale del 14.09.2021 in cui si era approvato (grazie ai voti del PD) il bilancio ed il suo riequilibrio (fatto unico al mondo) nella medesima deliberazione, poiché in quel consiglio si sarebbero affermate l'inesistenze di debiti fuori bilancio che ieri invece si doveva riconoscere. Come a dire oggi 14 settembre non ho debiti e posso approvare il bilancio in equilibrio rimandando la palla a qualche mese (dopo le elezioni regionali) per riconoscere i debiti che già erano esistenti. Della minoranza ha preso la parola Giglio ha ripreso la questione dell'ECOTEC in merito ai licenziamenti lamentando che nessuno si fosse occupato di convocare il consiglio in somma urgenza (24 ore) per discutere della situazione incresciosa per le 17 famiglie che restano "per strada". La cosa grave è che alcuni debiti sono risalenti al 2019 che solo al 31.12 vengono riportati come debiti fuori bilancio, un rinvio ingiustificato e ingiustificabile. Ha proseguito Giglio "questa maggioranza è esplosa, non esiste più" e non è solo colpa del PD anche alcuni consiglieri che non sono usciti ufficialmente (allo scoperto) probabilmente riferendosi ai due che si sarebbero astenuti di li a qualche minuto, Politano e Mirafiori. Gli interventi di Politano e Mirafiori sono apparsi carenti di motivazioni tali da giustificarne l'astensione, poiché evidenziando le defezioni del PD hanno meramente lamentato una mancanza di condivisione delle scelte politiche del resto della maggioranza, una sorta di autoisolamento, di fatti si sono astenuti. Al di là della diatriba tra il Sindaco e Di Natale che è un mero preludio della prossima campagna elettorale, ieri sono emerse gravi anomalie, 3,9 milioni di debiti fuori bilancio e oltre 4000 nuove posizioni debitorie, oltre ad una enorme mole di contenzioso contro l'Ente. Cala la notte fonda su Paola, non si capisce come il Sindaco possa uscire dall'impasse, il PD non lo sfiducia perché non ha i voti, ricordiamo che occorrono 7 voti per proporre la sfiducia in aula, mentre ne occorrono 9 (50%+1) per approvarla e ieri la minoranza (Rbc-Progetto Democratico-Forza Italia) 5 al quale si è unita il PD ha raggiunto solo 8 consiglieri , il Sindaco non si dimette ma ci sono atti urgenti che la città aspetta.
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p.C.I.è nato tutto dal desiderio di informazione libera che, nel nostro comune manca da anni, la strumentalizzazione politica dell'informazione ha portato a conseguenze inimmaginabili, ora vogliamo mettere tutti i giorni, atto dopo atto, sotto la lente d'ingrandimento l'operato dell'esecutivo, perché reputiamo che un cittadino informato sia un cittadino consapevole e chi è consapevole non può commettere errori, se non quelli in buona fede. Archivi
Aprile 2024
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