Questo post lo dedichiamo a : Roberta Ragusa (44), Isabella Noventa (55), Melania Rea(28), Deborah Balessio (40), Alessandra Madonna (24), Elisa Ciotti (36), Roberta Perillo (32), Erica Cavalli (38), Nadia Orlando (21), Reeva Steenkamp (28), Tiziana Cantone (33- vittima di revenge porn) Lucia Annibali(sfregiata dall'acido) e a tutte le donne che ogni giorno subiscono violenze da parte di chi dice di amarle. In Italia, dopo anni di immobilismo è stata approvata la legge "codice rosso", una legge che serve a prevenire i casi di femminicidio e ad assicurare giustizia alle vittime di violenza sia essa fisica che morale. La legge voluta dal M5S e approvata insieme alla Lega, prevede una serie di misure a sostegno e a protezione della donna, ovviamente PD e LEU si sono astenuti, ma sono abituati a stare dalla parte sbagliata della storia. Indagini e procedimenti giudiziari più veloci A seguito della denuncia della donna alla polizia giudiziaria, il pubblico ministero, entro 3 giorni dall’iscrizione della notizia di reato, assume informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato e nel caso scattano le indagini di polizia giudiziaria. Proprio come il codice rosso del pronto soccorso le denunce di violenza di genere avranno massima priorità nella gestione, nell'indagine e nell'epilogo giudiziario. Nessuna denuncia cadrà nel vuoto. Stanziamento economico alle vittime Le vittime indirette di femminicidio spesso sono proprio i minori che con il padre in galera e la mamma al cimitero restano da soli e senza sostentamento, il governo stanzierà 7 milioni di euro a sostegno di queste situazioni. Reato di maltrattamenti e atti persecutori Si interviene sui delitti di maltrattamenti contro familiari e conviventi e di atti persecutori, elevando la pena minima a 3 anni, fino a una massima di sette; se dal fatto deriva una lesione personale grave, si applica la reclusione da 4 a 9 anni; con una lesione gravissima, la reclusione da 7 a 15 anni. I caso di morte, la reclusione raddoppia da 12 a 24 anni. Prevista poi un aggravante quando il delitto di maltrattamenti è commesso in presenza o in danno di minore, di donna in stato di gravidanza o di persona con disabilità. quando il delitto di maltrattamenti è commesso in presenza o in danno di minore, di donna in stato di gravidanza o di persona con disabilità. Revenge porn, punito anche chi non condivide immagini La legge punisce chi realizza e diffonde immagini o video privati, sessualmente espliciti, senza il consenso delle persone rappresentate per danneggiarle a scopo di vendetta o di rivalsa personale. Punito anche chi ‘condivide’ le immagini on line. Il reato viene punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da 5mila a 15mila euro e prevede una serie di aggravanti nel caso, a esempio, se il reato di pubblicazione illecita è commesso dal coniuge, anche separato o divorziato o da una persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa. Divieto di avvicinamento rafforzato Le norme in vigore che disciplinano il reato di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, vengono rafforzate e punite con la reclusione da sei mesi a tre anni per chiunque violi gli obblighi o i divieti previsti dall’autorità giudiziaria. Applicazione del braccialetto elettronico agli uomini che vengono condannati all'allontanamento o al divieto di avvicinamento, in caso di violazione si rischia la reclusione fino a 2 anni. Ergastolo per omicidio aggravato L’articolo 11 modifica il codice penale intervenendo sull’omicidio aggravato dalle relazioni personali, di cui all’art. 577 c.p., per estendere il campo d’applicazione delle aggravanti consentendo l’applicazione dell’ergastolo anche in caso di relazione affettiva senza stabile convivenza o di stabile convivenza non connotata da relazione affettiva. Da 8 a 14 anni di carcere per lesioni personali gravissime (es. lesioni con acido) Ridefinito dal ministro della Giustizia on. Alfonso Bonafede, come omicidio d'identità, ovvero è destinato a disciplinare quegli episodi sempre più frequenti di lesioni personali gravissime come ad esempio la sfigurazione mediante l'acido muriatico, che spesso causa la "morte" morale della persona privata della propria identità, d'ora in poi le lesioni personali gravissime di questo genere sono punite con la reclusione da 8 a 14 anni di carcere. Violenza sessuale, aggravamento delle pene Le pene per violenza sessuale salgono a 6-12 anni e se la violenza è di gruppo si arriva fino a 14 anni di carcere. In caso di vittime minori la pena massima è di 24 anni di reclusione. Stalcking, aumento delle pene Si passa dal precedente 6 mesi a 5 anni all'attuale 1 anno e 6 anni e 6 mesi. La legge non potrà impedire che i casi di femminicidio avvengano purtroppo, non è possibile prevenire i reati, ma da oggi chi denuncia ha lo Stato dalla sua parte, non sarà necessario arrivare a 19 denunce (Deborah Balessio) senza alcun risultato, servirà a rendere giustizia alle vittime. La legge era proprio necessaria, in Italia muore una donna ogni 72 ore, un dato allarmante che ha scosso le coscienze al di la del caso di cronaca che purtroppo ogni giorno ascoltiamo al telegiornale. Il rispetto della donna deve essere un valore morale che deve risuonare nelle scuole, negli ambienti di lavoro, in ogni luogo ove la donna svolge la sua personalità (art. 2 Costituzione della Repubblica italiana), dalla bambina delle elementari alla donna in carriera. La donna stessa deve pretendere rispetto, dalla persona che le è accanto, dal padre o da qualunque uomo possa nuocerle. L'amore è un sentimento che non conosce violenza, la violenza deriva dall'odio, dal rancore, l'amore non è questo l'amore è l'opposto, l'amore è la fiducia e il rispetto reciproco, l'amore è appartenersi non possedersi, l'uomo che alza le mani non lo fa per caso, non lo fa per sbaglio, lo ha fatto e lo rifarà, lo fa perché è nella "sua natura" e quando è così è lui che ha bisogno di aiuto, prima che di quell'aiuto ne abbiate bisogno voi, allontanatevi da questi uomini, non vi amano, vogliono semplicemente possedervi, come un'auto o uno smartphone, voi Donne meritate di più. Per P.C.I.
Gianluca Sarpa
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p.C.I.è nato tutto dal desiderio di informazione libera che, nel nostro comune manca da anni, la strumentalizzazione politica dell'informazione ha portato a conseguenze inimmaginabili, ora vogliamo mettere tutti i giorni, atto dopo atto, sotto la lente d'ingrandimento l'operato dell'esecutivo, perché reputiamo che un cittadino informato sia un cittadino consapevole e chi è consapevole non può commettere errori, se non quelli in buona fede. Archivi
Aprile 2024
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